di Giuseppe Ruiu
L'individuazione e la ricostruzione degli etimi, ossia dell'intimo significato delle parole, prende il nome di etimologia. Una disciplina che studia l'origine e la storia delle parole, che ne analizza l'evoluzione fonetica, morfologica e semantica. Una delle branche più suggestive è lo studio linguistico dei toponimi: dei nomi di luogo, attraverso il quale è possibile risalire al significato originario del nome di un luogo.
Già in passato ci si è occupati di cercare di interpretare l'etimologia del toponimo del paese di Cargeghe, al seguente link è possibile leggere l'articolo: Riflessioni sul toponimo medievale Carieke
Uno studio di oltre dieci anni fa che oggi alla luce di nuove acquisizioni presenta alcune forzature, seppur rimane tesi suggestiva quella di legare il nome di Cargeghe (Carieke) a quella di uno dei suoi Santi patroni: Quirico (Kyrikos). Non di meno appaiono forzate le altre teorie etimologiche che identificano nel nome di Cargeghe un luogo ricco di ciliegi (Miglior e Pittau) e una non meglio precisata città allegra e festiva (Spano). Sempre il Pittau considera anche che possa essere connesso, per una comune origine indoeuropea, al latino Caries «corrosione, disfacimento, materiale in disfacimento» con suffisso protosardo -èk- e con significato di “Sito rovinoso”.
Per una corretta interpretazione in merito all'origine etimologica del toponimo, non si può prescindere dalla grafia più antica del medesimo presente sui documenti storici più antichi, e dunque non è possibile attribuire una etimologia al toponimo CARGEGHE (in lingua sarda CARZEGHE, pronuncia in logudorese settentrionale CAXEGHE, sassarese CAGLIÈGGA) senza risalire al suo etimo più antico: CARIEKE, presente sui Condaghes e precisamente in una scheda del Condaghe di San Pietro di Silki:
24. Parthitura. De seruis.
EGO prebiteru Petru Iscarpis, ki parthibi cun prebiteru Gauini Pithale a ffiios de Istefane de Nussas e de Maria de Funtana, ki furun de scu. Petru de Silki, e de scu. Petru de Carieke. A Justa, et a Bona, et at Elene, leuaitilos scu. Petru de Silki; et a Migali, et a Petronella et a Barbara, et a Petru leuaitilos scu. Petru de Carieke”.
Dal primigenio toponimo è possibile risalire attraverso la sua evoluzione fonetica all'attuale nome dell'abitato: Carieke, Carjeke, Cargeke, Cargeghe, Carzeghe (Caxeghe). Nel corso dei secoli in relazione alle dominazioni subite dai sardi il nome ha avuto alcune modifiche grafiche o errori di trascrizione riportate su documentazione storica come: Cargegue, Cargeque, Carjeke, Cargegi ecc.
In tutta evidenza si è di fronte a un toponimo paleosardo, ossia derivante dalle lingue parlate nell'isola prima della latinizzazione linguistica conseguente alla conquista dell'impero romano, in quanto Carieke pare non avere alcuna corrispondenza con la lingua latina.
Esso è composto da una radice -CAR(I)- e da un suffisso -EKE-.
Il paleosardo, secondo alcuni linguisti è da mettere il relazione con il sostrato nuragico di tale epoca, forse di origine preindoeuropea e più in generale di derivazione pan-mediterranea: gli uomini con le loro merci viaggiavano in tutte le sponde di quel mare da oriente a occidente avendo la necessità di comprendersi l'un l'altro.
Individuata la matrice linguistica che ha generato il toponimo in esame, è necessario comprendere quale significato etimologico esprimesse in quella lingua. È necessario però abbinare a tale ricerca etimologica anche uno studio del territorio sul quale tale toponimo insiste: la sua geomorfologia, la morfologia del terreno, le sue caratteristiche litologiche, poiché molto spesso i toponimi, se molto datati, hanno una correlazione con le caratteristiche del territorio sul quale insistono.
Esso è costituito da una radice -Car(i)- e da un suffisso -Eke-. La radice è interpretabile come un sostrato indicante la pietra, la roccia: Car/Kar. Mentre il suffisso indica il luogo, il sito: Ek/Eke/Eki. Dunque CAR(I)EKE avrebbe il significato di:
“Luogo roccioso della pietra calcarea”
Il territorio di Cargeghe esprime proprio questo significato, con gli altopiani rocciosi di Giorrè e Su Padru, costituiti da pietra calcarea. Le loro falesie bianco-giallastre e il sito impervio di Pedras Serradas con Sa Rocca 'e Mesudie, i cui nomi riportano sempre alla pietra e alla roccia, marcano visivamente questo territorio ai cui piedi è sorto il millenario abitato di Carieke-Cargeghe.
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