a cura di
Giuseppe Ruiu
Un
interessante documento presente nei registri parrocchiali di Cargeghe, i Quinque libri custoditi presso l'Archivio Storico Diocesano di
Sassari, è costituito dalla procura di battesimo del 16 febbraio 1805 del
cavaliere don Antonio Grondona Lopez (cagliaritano di origine
iberico-genovese), per il battesimo della neonata cargeghese donna
Efisia Nurra Flores, di nobile famiglia thiesina ma nata e residente a
Cargeghe (andrà in moglie al nobile banarese residente a Cargeghe don Giovanni Battista Solinas). Il generale Grondona è figura ben nota per la storiografia
sarda, poiché fu al centro delle vicende di fine settecento e primi
dell'ottocento, che passarono alla storia come la “Sarda
rivoluzione”, i moti angioyani antifeudali che infiammarono l'isola
a cavallo dei due secoli. Egli fu il comandante delle regie truppe
che, su mandato del conte di Moriana, governatore di Sassari, il 6
ottobre del 1800 assediarono il paese di Thiesi, epicentro della
resistenza antigovernativa, e repressero con la forza il tentativo di
difesa dei thiesini, per ristabilire le prerogative feudali del duca
dell'Asinara don Antonio Manca, feudatario del paese.
Anni
dopo, il nipote del Grondona: il generale don Vincenzo Grondona
Flores e la moglie, la nobile donna Antonia Solinas Nurra, si
ritireranno a vivere a Cargeghe (come descritto nel libro di
Enrico Costa: Giovanni Tolu storia di un bandito sardo narrata da
lui medesimo), dimorando nell'antica casa Nurra: così
denominata dal canonico Giovanni Spano nel suo: Memorie sopra i nuraghi di Sardegna, del
1867: “(...) A man
sinistra dentro il villaggio di Cargeghe si ha per tradizione che
n'esistessero tre [nuraghi - ndc], i quali furono demoliti per
costrurre il monte granatico, la Parrocchia e la casa Nurra.”.
La casa nobiliare (già dimora dei nobili cargeghesi Manca Deriu-Larca - gli stemmi gentilizi dipinti all'interno dell'edificio ne fanno fede - ramo cadetto dei più celebri Manca di Thiesi) in seguito divenne la casa parrocchiale del paese,
forse, congetturando, grazie al lascito alla chiesa degli ultimi
rappresentanti dei Nurra cargeghesi: don Luigi Nurra (1), già sindaco di
Cargeghe nella metà del XIX° secolo, coniugato proprio con
una Grondona, la nobile sassarese donna Caterina Grondona Solinas figlia dei suddetti don Vincenzo e donna Antonia, già benefattrice
della chiesa cargeghese.
Monumento funebre, ad opera del celebre scultore
Giuseppe Sartorio, nel Cimitero monumentale di Sassari,
di donna Caterina Grondona Solinas, vedova di don Lugi
Nurra Flores, magistrato e sindaco di Cargeghe nella metà
del XIX secolo.
Quinque
libri Parrocchia SS. Martiri Quirico e Giulitta di Cargeghe, libro ottavo dei battezzati
Procura
per tenere un’infante a battesimo giurata dall’Ill[ustrissi]mo
Signor D[o]n Antonio Grondona Cavaliere dell’Ordine Militare dei
SS. Maurizio e Lazzaro, Luogotenente Colonello nelle Regie Truppe, e
Maggiore della Piazza di Cagliari, in Capo dell’Ill[ustrissi]mo
D[o]n Leonardo de Bruner Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro,
Capitano nel Corpo dei Cacciatori, e Direttore del Regio Museo.
L’anno
del Signore mille ottocento cinque ed alli sedici del mese di
Febb[rai]o nella Città di Cagliari Capitale della Sardegna avanti me
Not[ar]o Pubblico, ed alla presenza dei Signori testimoni sotto
segnati.
Ad
ognuno sia manifesto, che non potendo portarsi nel Villaggio di
Cargeghe l’Ill[ustrissi]mo Signor Cavaliere D[o]n Antonio Grondona
Maggiore di Piazza di questa città, per ivi attendere alle
inf[rascrit]te cose, ha stimato necessario deputarsi un (?) un
Pro[curato]re che lo rappresenti. Quindi è che personalmente
costituito avanti me Not[ar]o Pubblico, e dei Signori testimoni
sottosegnati l’Ill[ustrissi]mo Signor D[o]n Antonio Grondona
Cavaliere dell’Ordine Militare dei SS. Maurizio e Lazzaro,
Luogotenente Colonello nelle Regie Truppe, e Maggiore della Piazza di
questa Città, pienamente conosciuto in vigore del p[rese]nte mandato
speciale elegge per suo legittimo speciale Pro[curato]re e per le
inf[rascrit]te cose generali l’Ill[ustrissi]mo D[o]n Leonardo de
Bruner Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro, Capitano nel Corpo dei
Cacciatori, e Direttore del Regio Museo, acciocché a nome, e per
parte di detto Signor Costituente, e la stessissima di lui persona
rappresentando possa, e debba comparire nella Parrocchiale Chiesa del
Villaggio di Cargeghe, od in qualsiasi altra Parrocchia, avanti
qualunque Parroco per tenere a battesimo, secondo il rito di Chiesa
Santa il figlio, che nascerà dall’imminente parto
dell’Ill[ustrissi]ma Signora D[onn]a Anatolia Flores moglie
dell’Ill[ustrissi]mo Signor D[o]n Francesco Giuseppe Nurra
Comandante Provisionale del battaglione di Fanteria Miliziana di
Ploaghe, e fare quelle confessioni di fede in tutt’atto necessarie,
ed opportune e debite rinunciazioni, e quanto farebbe il Signor
Costituente, se personalmente intervenisse, ed in questa guisa lo ha
affermato, e promesso suo giuramento mediante, che ha prestato
toccando colla mandritta la Croce, di cui è (?) come sogliono
giurare simili Cavalieri, e si sottoscrive. P[rese]nti per testimoni
li Sig[no]ri G[iuse]ppe Bazan di q[ues]ta Città, e Gaetano Incontri
di Mantova e dimorante in detta Città che si sottoscrivono (?).
Ant[oni]o
Grondona = G[iuse]ppe Bazan = Gaetano Incontri
Pasquale
Angelo Podda Not[ar]o Pubb[lic]o e di (?).
Estratta
dal suo orig[ina]le con cui fedelm[en]te (?) concorda, ed altra
simile copia è stata inv[ia]ta nel giorno d’oggi presso il
Not[ar]o Sig[no]r Lorenzo Monni (…) e reg[istra]ta nel vol. 2 pag.
56 fol. 2167 Del che si fa fede dall’Inf[rascrit]to Not[ar]o.
Cagliari li 16 Febb[rai]o 1805.
Intestimonio
di fedeltà [timbro] Pasquale Podda Not[ar]o Pubb[lic]o e di (?)
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Anno
del Signore 1805, 25 marzo - Cargeghe.
Io
infrascritto Rettore di questa chiesa parrocchiale SS. Martiri
Quirico e Giulitta, battezzai una bambina nata dopo l’ora quinta
del mattino, dai Nobili coniugi Don Francesco Giuseppe Nurra di
Thiesi, e a Cargeghe domiciliato, e Donna Anatolia Flores di questo
paese e Parrocchia, il cui nome imposto è Efisia Maria Francesca
Giuseppa. Padrini furono Nobile D[o]n Antonio Grondona Cagliaritano,
celibe, Cavaliere SS. Maurizio e Lazzaro (Eques SS. Mauritii et
Lazari), figlio del fu Nobile Don Agostino e fu Donna Giuseppa
Lopez, cui procuratore e l’Augusto Imperiale Don Leonardo de Bruner
Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro e Capitano del Corpo dei
Cacciatori (Dux Cohortis Venatori Esterom) coniugato, con
lettera di procura allegata in questo libro dei battesimi; e Nobile
Donna Rosalia Delitala coniugata, della città di Sartena (Sartè)
dell’isola di Corsica (Insula Cyrnes) e domiciliata nella
chiesa metropolitana di San Nicola della città di Sassari, figlia
del fu Don Francesco Delitala, ploaghese e vedova Donna Maria Colombo
della detta città di Sartena (?). In quorum fidem. Teologo
Collegiale Don Francesco Cossu Rettore.
(1) "Sono stati autorizzati: il parroco di Cargeghe ad accettare i legati di alcuni stabili e di quattro quadri, disposti dal fu nob. cav. Luigi Nurra-Flores di Tiesi;" Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Parte prima. Istituto poligrafico dello stato, 1903
Leggi anche: La casa parrocchiale di Cargeghe, foto-inchiesta
(1) "Sono stati autorizzati: il parroco di Cargeghe ad accettare i legati di alcuni stabili e di quattro quadri, disposti dal fu nob. cav. Luigi Nurra-Flores di Tiesi;" Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Parte prima. Istituto poligrafico dello stato, 1903
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