lunedì 22 aprile 2019

Procura di battesimo del 1805 di don Antonio Grondona cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro




a cura di Giuseppe Ruiu


Un interessante documento presente nei registri parrocchiali di Cargeghe, i Quinque libri custoditi presso l'Archivio Storico Diocesano di Sassari, è costituito dalla procura di battesimo del 16 febbraio 1805 del cavaliere don Antonio Grondona Lopez (cagliaritano di origine iberico-genovese), per il battesimo della neonata cargeghese donna Efisia Nurra Flores, di nobile famiglia thiesina ma nata e residente a Cargeghe (andrà in moglie al nobile banarese residente a Cargeghe don Giovanni Battista Solinas). Il generale Grondona è figura ben nota per la storiografia sarda, poiché fu al centro delle vicende di fine settecento e primi dell'ottocento, che passarono alla storia come la “Sarda rivoluzione”, i moti angioyani antifeudali che infiammarono l'isola a cavallo dei due secoli. Egli fu il comandante delle regie truppe che, su mandato del conte di Moriana, governatore di Sassari, il 6 ottobre del 1800 assediarono il paese di Thiesi, epicentro della resistenza antigovernativa, e repressero con la forza il tentativo di difesa dei thiesini, per ristabilire le prerogative feudali del duca dell'Asinara don Antonio Manca, feudatario del paese.


Anni dopo, il nipote del Grondona: il generale don Vincenzo Grondona Flores e la moglie, la nobile donna Antonia Solinas Nurra, si ritireranno a vivere a Cargeghe (come descritto nel libro di Enrico Costa: Giovanni Tolu storia di un bandito sardo narrata da lui medesimo), dimorando nell'antica casa Nurra: così denominata dal canonico Giovanni Spano nel suo: Memorie sopra i nuraghi di Sardegna, del 1867: “(...) A man sinistra dentro il villaggio di Cargeghe si ha per tradizione che n'esistessero tre [nuraghi - ndc], i quali furono demoliti per costrurre il monte granatico, la Parrocchia e la casa Nurra.”. La casa nobiliare (già dimora dei nobili cargeghesi Manca Deriu-Larca - gli stemmi gentilizi dipinti all'interno dell'edificio ne fanno fede - ramo cadetto dei più celebri Manca di Thiesi) in seguito divenne la casa parrocchiale del paese, forse, congetturando, grazie al lascito alla chiesa degli ultimi rappresentanti dei Nurra cargeghesi: don Luigi Nurra (1), già sindaco di Cargeghe nella metà del XIX° secolo, coniugato proprio con una Grondona, la nobile sassarese donna Caterina Grondona Solinas figlia dei suddetti don Vincenzo e donna Antonia, già benefattrice della chiesa cargeghese.


 
Monumento funebre, ad opera del celebre scultore 
Giuseppe Sartorio, nel Cimitero monumentale di Sassari, 
di donna Caterina Grondona Solinas, vedova di don Lugi 
Nurra Flores, magistrato e sindaco di Cargeghe nella metà 
del XIX secolo. 


Quinque libri Parrocchia SS. Martiri Quirico e Giulitta di Cargeghe, libro ottavo dei battezzati

Procura per tenere un’infante a battesimo giurata dall’Ill[ustrissi]mo Signor D[o]n Antonio Grondona Cavaliere dell’Ordine Militare dei SS. Maurizio e Lazzaro, Luogotenente Colonello nelle Regie Truppe, e Maggiore della Piazza di Cagliari, in Capo dell’Ill[ustrissi]mo D[o]n Leonardo de Bruner Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro, Capitano nel Corpo dei Cacciatori, e Direttore del Regio Museo.
L’anno del Signore mille ottocento cinque ed alli sedici del mese di Febb[rai]o nella Città di Cagliari Capitale della Sardegna avanti me Not[ar]o Pubblico, ed alla presenza dei Signori testimoni sotto segnati.
Ad ognuno sia manifesto, che non potendo portarsi nel Villaggio di Cargeghe l’Ill[ustrissi]mo Signor Cavaliere D[o]n Antonio Grondona Maggiore di Piazza di questa città, per ivi attendere alle inf[rascrit]te cose, ha stimato necessario deputarsi un (?) un Pro[curato]re che lo rappresenti. Quindi è che personalmente costituito avanti me Not[ar]o Pubblico, e dei Signori testimoni sottosegnati l’Ill[ustrissi]mo Signor D[o]n Antonio Grondona Cavaliere dell’Ordine Militare dei SS. Maurizio e Lazzaro, Luogotenente Colonello nelle Regie Truppe, e Maggiore della Piazza di questa Città, pienamente conosciuto in vigore del p[rese]nte mandato speciale elegge per suo legittimo speciale Pro[curato]re e per le inf[rascrit]te cose generali l’Ill[ustrissi]mo D[o]n Leonardo de Bruner Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro, Capitano nel Corpo dei Cacciatori, e Direttore del Regio Museo, acciocché a nome, e per parte di detto Signor Costituente, e la stessissima di lui persona rappresentando possa, e debba comparire nella Parrocchiale Chiesa del Villaggio di Cargeghe, od in qualsiasi altra Parrocchia, avanti qualunque Parroco per tenere a battesimo, secondo il rito di Chiesa Santa il figlio, che nascerà dall’imminente parto dell’Ill[ustrissi]ma Signora D[onn]a Anatolia Flores moglie dell’Ill[ustrissi]mo Signor D[o]n Francesco Giuseppe Nurra Comandante Provisionale del battaglione di Fanteria Miliziana di Ploaghe, e fare quelle confessioni di fede in tutt’atto necessarie, ed opportune e debite rinunciazioni, e quanto farebbe il Signor Costituente, se personalmente intervenisse, ed in questa guisa lo ha affermato, e promesso suo giuramento mediante, che ha prestato toccando colla mandritta la Croce, di cui è (?) come sogliono giurare simili Cavalieri, e si sottoscrive. P[rese]nti per testimoni li Sig[no]ri G[iuse]ppe Bazan di q[ues]ta Città, e Gaetano Incontri di Mantova e dimorante in detta Città che si sottoscrivono (?).
Ant[oni]o Grondona = G[iuse]ppe Bazan = Gaetano Incontri
Pasquale Angelo Podda Not[ar]o Pubb[lic]o e di (?).
Estratta dal suo orig[ina]le con cui fedelm[en]te (?) concorda, ed altra simile copia è stata inv[ia]ta nel giorno d’oggi presso il Not[ar]o Sig[no]r Lorenzo Monni (…) e reg[istra]ta nel vol. 2 pag. 56 fol. 2167 Del che si fa fede dall’Inf[rascrit]to Not[ar]o. Cagliari li 16 Febb[rai]o 1805.
Intestimonio di fedeltà [timbro] Pasquale Podda Not[ar]o Pubb[lic]o e di (?)

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Anno del Signore 1805, 25 marzo - Cargeghe.
Io infrascritto Rettore di questa chiesa parrocchiale SS. Martiri Quirico e Giulitta, battezzai una bambina nata dopo l’ora quinta del mattino, dai Nobili coniugi Don Francesco Giuseppe Nurra di Thiesi, e a Cargeghe domiciliato, e Donna Anatolia Flores di questo paese e Parrocchia, il cui nome imposto è Efisia Maria Francesca Giuseppa. Padrini furono Nobile D[o]n Antonio Grondona Cagliaritano, celibe, Cavaliere SS. Maurizio e Lazzaro (Eques SS. Mauritii et Lazari), figlio del fu Nobile Don Agostino e fu Donna Giuseppa Lopez, cui procuratore e l’Augusto Imperiale Don Leonardo de Bruner Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro e Capitano del Corpo dei Cacciatori (Dux Cohortis Venatori Esterom) coniugato, con lettera di procura allegata in questo libro dei battesimi; e Nobile Donna Rosalia Delitala coniugata, della città di Sartena (Sartè) dell’isola di Corsica (Insula Cyrnes) e domiciliata nella chiesa metropolitana di San Nicola della città di Sassari, figlia del fu Don Francesco Delitala, ploaghese e vedova Donna Maria Colombo della detta città di Sartena (?). In quorum fidem. Teologo Collegiale Don Francesco Cossu Rettore.

(1) "Sono stati autorizzati: il parroco di Cargeghe ad accettare i legati di alcuni stabili e di quattro quadri, disposti dal fu nob. cav. Luigi Nurra-Flores di Tiesi;" Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Parte prima. Istituto poligrafico dello stato, 1903

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