lunedì 29 giugno 2020

I sentieri di Cargeghe


di Giuseppe Ruiu


Il presente lavoro supportato da una mappa interattiva e da estratti di mappa catastali, vuole porre in evidenza gli antichi sentieri di Cargeghe attraverso una descrizione analitica e fotografica del loro stato attuale. Sos caminos o pitiracas, così denominati in lingua sarda, erano anticamente utilizzati da contadini e pastori per recarsi presso i propri fondi e ovili, costituendo una fitta trama di tracciati che agevolava gli spostamenti sul territorio.
Oggi per lo più caduti in disuso, alcuni hanno subito la riconquista della vegetazione, e ricoperti dai rovi, ma altri ancora sono percorribili a piedi e in bicicletta. Buona parte è delimitata da muratura a secco che ancora sussiste nonostante l'usura del tempo, mentre solo alcuni presentano tracce di acciottolato che lasciano ipotizzare un loro più che secolare utilizzo. Una fonte seicentesca dei registri della parrocchia afferma che il territorio del paese fosse circondato da sentieri pubblici che dall'abitato scendevano fino al sito di San Pietro posto a valle: «(...) inguiriada de caminos publicos que falan dae sa idda de Cargegue a Santu Pedru». Dal punto di vista ambientale sono immersi in una verdeggiante macchia mediterranea costituita da corbezzoli (lidones), lentischi (chessas) e ginestre (inistras), dove primeggiano piante ad alto fusto come le querce (chercos) e i lecci (èlighes) i quali hanno ceduto parte del loro spazio agli oliveti (sos oliàrios), tra radure, sorgenti e corsi d'acqua. Nei pressi dei loro tracciati vi sono numerose manifestazioni architettoniche di un passato più o meno remoto: neolitiche domus de janas intagliate nella viva roccia e mulini idrici, per la macinazione del grano, lungo il tortuoso corso del rio di San Pietro o dei Molini. Tra i costoni calcarei dell'altopiano di Giorrè che sovrasta tali sentieri si trovano cavità carsiche sovente adibite in passato a luoghi di ricovero animale e umano.

Mappa interattiva dei sentieri di Cargeghe


 
Link per visualizzare la mappa: Mappa interattiva sui sentieri di Cargeghe


Estratti di mappa dal Geoportale Cartografico Catastale

Sentieri: Crabiles, Su Padru, Binza de Subra, Magola,
 Lucchesa.

Sentieri: Sos Baiolos, Su Monte.

Sentieri: Magola, Muru de Littu, Su Littu de Subra, Giorrè.

Sentieri: Santa Maria, Su Littu de Josso, Ortos, Del
Molino-Siscia.


Descrizione dei sentieri

Sentiero di Sos Baiolos

Caminu 'e Ossi (nome in lingua sarda): inizia dalla periferia occidentale del centro abitato di Cargeghe.
Descrizione: di epoca romana (200 a. C.) ma rimaneggiato nel corso dei secoli fino ad epoche recenti.
Fondo: acciottolato, terra battuta.
Lunghezza: circa 500 metri.
Andamento: in ripida salita con tornanti.
Percorribilità: a piedi.
Finisce sul confine territoriale dei comuni di Cargeghe e Ossi.

 
Inizio.

Cartellonistica comunale.

Vista di Cargeghe.

Sorgente.

L'acciottolato.

Panorama.

Metà percorso.

Fine sentiero.

Il sentiero prosegue con un ulteriore breve 
tratto in Comune di Ossi, incrociando la
strada: Regione Su Padru.

Deviazione sentiero di Sos Baiolos

Inizia deviando dal sentiero principale di Sos Baiolos.
Descrizione: percorribile e delimitato da muratura a secco.
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: circa 160 metri.
Andamento: in salita.
Percorribilità: a piedi.
Finisce sul confine territoriale tra Cargeghe e Ossi.

Inizio deviazione.

*
Sentiero di Magola

Caminu 'e Magola (nome in lingua sarda): inizia dalla periferia orientale del paese poco oltre il Municipio.
Descrizione: conduce verso la valle di Magola e da lì risaliva verso l'altopiano di Giorrè. Quest'ultima parte del sentiero che si inerpicava verso l'altopiano non è più percorribile poiché invasa dai rovi. Lungo quasi il medesimo tracciato che differisce solo in parte è percorribile un sentiero privato.
Fondo: cemento, terra battuta.
Lunghezza: circa 550 metri.
Andamento: breve tratto iniziale in salita, poi in piano.
Percorribilità: a piedi e in bicicletta (automobile sconsigliata).
Finisce nel suo primo tratto in uno slargo con biforcazione. Il secondo tratto prosegue sul lato destro.


Inizio.

Tracciato.

Scale di accesso a un  fondo intagliate
nella roccia.

Tunnel vegetale.



Sentiero di Magola (secondo tratto)

Caminu 'e Magola (nome in lingua sarda): inizia dallo slargo con biforcazione a destra.
Descrizione: conduce, attraverso un sentiero privato, alla Via Ferrata di Giorrè. Anticamente ebbe una sua prosecuzione che si inerpicava fino al pianoro ma che oggi risulta occultata dalla vegetazione. È delimitato da muratura a secco.
Fondo: cemento, terra battuta, ghiaia.
Lunghezza: circa 250 metri.
Andamento: in piano con leggera salita finale.
Percorribilità: a piedi, in bicicletta, in automobile.
Finisce in prossimità delle fontane di Magola.

Slargo con biforcazione: a destra si prosegue per il 
secondo tratto.

Inizio.


 Vista delle pareti dell'altopiano di Giorrè.

Le fontane di Magola.

Fine presso le fontane di Magola.

*
Sentiero di Muru de Littu

Caminu Muru 'e Littu (nome in lingua sarda): inizia dallo slargo con biforcazione a sinistra.
Descrizione: anticamente, prima della costruzione della strada provinciale n. 3 nel XIX secolo, collegava i sentieri di Magola e di Su Littu de Subra. Facente parte di quella viabilità rurale (Caminu ezzu fiolinesu) che da Cargeghe conduceva a Florinas. È il sentiero di accesso per giungere dalla strada provinciale alla Via Ferrata di Giorrè.
Fondo: cemento, terra battuta.
Lunghezza: circa 150 metri.
Andamento: in leggera discesa ma ripida verso la fine.
Percorribilità: a piedi, in bicicletta e in automobile.
Finisce intersecandosi con la strada provinciale n. 3.

Slargo con biforcazione: a sinistra si prosegue per il 
sentiero di Muru de Littu.

Inizio.

Vista del borgo di Osilo.

Vista dell'altopiano di Giorrè.

Crastu Longu.

Cartellonistica comunale: Via Ferrata.

Cartellonistica privata: Birrificio Giorrè.

 * 
Sentiero di Su Littu de Subra

Caminu de Su Littu 'e Subra (nome in lingua sarda): inizia da una deviazione della strada provinciale.
Descrizione: anticamente denominato anche “Caminu ezzu fiolinesu”, poiché prima della costruzione della strada provinciale n. 3 nel XIX secolo, conduceva al paese di Florinas. L'antico percorso si snodava attraverso i sentieri di Magola, Muru de Littu e di Su Littu de subra, intersecandosi poi con quella che divenne la strada provinciale denominata all'epoca (circa 1867): Strada consortile Muros-Cargeghe-Florinas. Lungo il tracciato sul lato destro sono presenti, in terreni privati, alcune domus de janas.
Fondo: terra battuta e ghiaia. 
Lunghezza: circa 500 metri. 
Andamento: in piano ad eccezione della salita iniziale. 
Percorribilità: a piedi, in bicicletta, in automobile.
Finisce davanti un cancello di un terreno privato.

Inizio dalla strada provinciale n. 3

Il sentiero tra gli oliveti.

Sullo sfondo i costoni calcarei dell'altopiano 
di Giorrè.

*
Sentiero di Ortos

Caminu 'e Ortos (nome in lingua sarda): inizia dalla fontana di Ortos.
Descrizione: dalla fontana di Ortos probabilmente conduceva alla chiesa di Santa Maria di Contra. Nel secondo tratto risulta difficilmente percorribile a causa della vegetazione che lo ha invaso. In parte delimitato da muratura a secco.
Fondo: terra battuta, ghiaia.
Lunghezza: circa 350 metri.
Andamento: in discesa.
Percorribilità: a piedi.
Finisce nel piazzale della chiesa campestre di Santa Maria di Contra.

Fontana di Ortos.

Pineta.

Inizio.

Metà percorso.

Accesso dal piazzale della chiesa di S. Maria.





Sentiero del Molino-Siscia

Caminu 'e Su Molinu-Siscia (nome in lingua sarda): inizia da una deviazione della strada provinciale n. 3.
Descrizione: sentiero di servizio dell'antico mulino e di un'altra struttura di sua pertinenza. Delimitato da muratura a secco. A circa metà del suo percorso sul lato sinistro in un terreno privato è presente una singolare domus de janas. La presenza dei mulini (i ruderi di alcuni di essi sono ancora ben visibili) lungo il rio di San Pietro (o dei Molini) è attestata fin dal XIV secolo e la loro attività si è protratta fino alla metà del XX, meriterebbero per questo un'accurata analisi storica.
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: circa 270 metri.
Andamento: in leggera discesa ma ripida verso la fine.
Percorribilità: a piedi, in bicicletta, in automobile.
Finisce davanti al rio di San Pietro.

Accesso dalla strada SP3.

Primo tratto.

Siscia (accesso alla domus de janas).

Domus de janas aperta su due lati con scalini d'accesso, 
e acquasantiera, intagliati nella roccia. Venne riadattata
a piccola cappella rupestre?

Metà percorso.

Muratura a secco.

Edificio di pertinenza del mulino.

Architrave con chiave a T dell'edificio.

Cartellonistica comunale: Domus de janas.

Mulino.


Fine sentiero. Oltre il cancello e il fiume
inizia il sentiero di Pedras Serradas.

Sentiero di Pedras Serradas

Inizia attraversato il rio di San Pietro, come prosecuzione del sentiero del Molino-Siscia.
Descrizione: sentiero che probabilmente conduceva verso un antico forno della calce (denominato in lingua sarda: su furraghe) che si trova a metà del percorso deviando a sinistra.
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: circa 300 metri.
Andamento: in salita.
Percorribilità: a piedi.
Finisce nei pressi di una suggestiva domus de janas elevata dal suolo al di sopra di una roccia.

Inizia oltre il rio di San Pietro.

Forno per la calce ottocentesco.

Interno.

*
Sentiero di Binza de Piras

Caminu 'e Binza 'e Piras (nome in lingua sarda): inizia da una deviazione della strada asfaltata che conduce alla chiesa campestre di Santa Maria di Contra.
Descrizione: breve sentiero a servizio dei terreni (vigne e frutteti) posti nella località di Binza 'e Piras.
Fondo: cemento, terra battuta.
Lunghezza: circa 200 metri.
Andamento: in piano ad eccezione del primo tratto in salita.
Percorribilità: a piedi, in bicicletta, in automobile.
Finisce davanti all'ingresso di un terreno privato.

Inizio.



Sentiero di Su Littu de josso

Caminu 'e Su Littu 'e josso (nome in lingua sarda): inizia il suo percorso da uno spiazzo lungo la strada provinciale n. 3. L'accesso è bloccato da un cancello.
Descrizione: molto accidentato nella sua parte iniziale poiché la muratura a secco che lo delimita è crollata in più punti. Facilmente percorribile nel suo tratto mediano, e di nuovo accidentato nel suo tratto finale. All'incrocio con il sentiero di Santa Maria, in alcuni punti risulta essere largo numerosi metri tanto da far ritenere che in un lontano passato avesse una certa importanza nel permettere il passaggio dalla piana sottostante fino alla chiesa di Santa Maria di Contra. A circa metà del suo percorso è possibile deviare dal suo tracciato e scendere verso il fiume per osservare delle scenografiche cascatelle lungo il rio di San Pietro.
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: circa 600 metri.
Andamento: in discesa.
Percorribilità: a piedi, in bicicletta per un breve tratto mediano.
Finisce davanti al rio di San Pietro, ma è probabile che anticamente, seguendo il percorso del fiume arrivasse fino a valle in località Su Missu.

Accesso.

Inizio.

Il percorso accidentato del primo tratto.


A circa metà del percorso è possibile
deviare a destra per discendere verso il
rio di San Pietro e le sue caratteristiche 
cascatelle.

Una delle numerose cascatelle lungo il
rio di San Pietro.

Vista di Pedras Serradas e di Sa rocca 'e Mesudie.


Nel suo primo tratto alla fine si congiunge 
con il sentiero di Santa Maria.

Secondo tratto che discende verso il rio di San Pietro.

All'inizio del secondo tratto risulta essere 
in termini di larghezza il più ampio fra 
tutti i sentieri di Cargeghe. 

Sentiero di Su Monte

Caminu 'e Su Monte (nome in lingua sarda): inizia deviando dalla prima curva a gomito del sentiero di Sos Baiolos.
Descrizione: conduceva verso il territorio comunale di Muros. Risulta percorribile con difficoltà a causa del suo restringimento fino a meno di un metro dovuto all'erosione del suolo, e alla fitta vegetazione.
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: circa 400 metri.
Andamento: in leggera salita.
Percorribilità: a piedi.
La fine del sentiero non è rilevabile a causa della vegetazione.

Biforcazione: a sinistra prosegue Sos Baiolos mentre
a destra inizia Su Monte.

Inizio.

Vista dell'abitato.

Tracciato quasi del tutto eroso e coperto
 dalla vegetazione.

Deviazione sentiero di Su Monte 

Caminu 'e Su Monte (nome in lingua sarda): inizia da una deviazione del sentiero principale.
Descrizione: questo tratto conduce verso il territorio comunale di Ossi. La vegetazione ha coperto gran parte del tracciato e a causa di ciò non è percorribile. E' in parte delimitato da muratura a secco.
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: circa 450 metri.
Andamento: in salita.
Percorribilità: a piedi.
La fine del sentiero non è rilevabile a causa della vegetazione.

Inizio della deviazione di Su Monte che 
risale verso il territorio di Ossi.

Sentiero di Su Padru 

Caminu 'e Su Padru (nome in lingua sarda): inizia dallo stesso punto, non percorribile, del sentiero di Crabiles per poi, dopo un centinaio di metri, deviare a destra inerpicandosi sul crinale.
Descrizione: il lungo sentiero delimitato da muratura a secco e con evidenti tracce di acciottolato, seppur impraticabile all'inizio e in più punti, risale il crinale per giungere alla sommità dell'altopiano di Su Padru. In una sua prima deviazione (circa 550 metri), delimitata anch'essa da muratura a secco, si addentra nella parte bassa dell'altopiano, ma è percorribile solo per brevi tratti a causa della fitta vegetazione. Il tratto finale del sentiero principale, sempre delimitato da notevole muratura a secco, dopo una biforcazione finisce presso degli oliveti che si affacciano sulla valle sottostante di Magola. Anche tale percorso è percorribile solo per brevi tratti sempre a causa della vegetazione. In uno slargo lungo il sentiero si trovano le sorgenti di Cantareddu con i loro caratteristici laccos intagliati nella viva roccia. In fine, dopo le sorgenti, è presente una ulteriore breve deviazione in direzione del nuraghe Corte 'e Lottene in territorio di Ossi.
Fondo: terra battuta, acciottolato.
Lunghezza: circa 900 metri.
Andamento: in salita.
Percorribilità a piedi.
Finisce in due oliveti davanti alla sottostante valle di Magola.

Accesso ai sentieri di Su Padru e di Crabiles.

Il tratto iniziale.

 Il tratto di Crabiles.


Acciottolato.

Roccia affiorante lungo il sentiero.

Vista dell'abitato.

Il sentiero, sull'altopiano, delimitato da muratura a secco.


In alcuni punti raggiunge i 3,5 metri di larghezza.

Panorama dall'altopiano.

Pinnetta in pietra nei pressi del sentiero.


Deviazione sentiero di Su Padru

Inizia deviando dal sentiero principale a circa metà del tracciato.
Descrizione: in una sua prima deviazione delimitata da muratura a secco, in parte crollata, si addentra nella parte bassa dell'altopiano, ma è percorribile solo a tratti a causa della fitta vegetazione, così come il suo accesso. Il tracciato finisce al di sopra di una domus de janas a prospetto architettonico.
Fondo: terra battuta, acciottolato.
Lunghezza: circa 550 metri.
Andamento: in salita, poi piano.
Percorribilità: a piedi solo in alcuni tratti.
Finisce al di sopra di una domus de janas.

Inizio della deviazione, allo stato inaccessibile.


Primo tratto.

Il tracciato, sullo sfondo, ricoperto dalla vegetazione.

Sull'altopiano.

Muratura a secco.

Crollo della muratura.

Domus de janas "Su Padru I" alla fine
del soprastante sentiero.

Deviazione sentiero di Su Padru

Inizia deviando dal tracciato principale verso il confine territoriale tra Cargeghe e Ossi.
Descrizione: in una sua seconda deviazione, il sentiero si addentra per pochi metri, ma è percorribile solo a tratti a causa della vegetazione, verso il confine territoriale tra Cargeghe e Ossi.
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: circa 50 metri.
Andamento: in piano.
Percorribilità: a piedi solo in alcuni tratti.
Finisce in direzione del nuraghe Corte 'e Lottene ubicato in territorio di Ossi.

Vista del nuraghe Corte 'e Lottene.

Le fonti di Su Cantareddu in uno slargo del sentiero.

Vasche intagliate nella roccia. 


Sentiero di Binza de Subra

Caminu 'e Binza 'e Subra (nome in lingua sarda): inizia come deviazione del sentiero di Su Padru.
Descrizione: Devia a destra verso il rio Cantareddu (trainu Cantareddu) che intercetta quasi alla fine del suo percorso.
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: oltre 100 metri.
Andamento: in piano, poi in discesa.
Percorribilità: a piedi.
Finisce a ridosso del confine territoriale con Ossi.

Inizio occultato dalla vegetazione.

Tracciato.

Verso la fine del suo percorso intercetta 
il rio Cantareddu.

Sentiero di Crabiles

Caminu 'e Crabiles (nome in lingua sarda): inizia dalla periferia meridionale dal paese dal medesimo accesso del sentiero di Su Padru.
Descrizione: non più accessibile poiché risulta completamente occultato dalla vegetazione. Delimitato da muratura a secco. 
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: circa 350 metri.
Andamento: in leggera salita.
Percorribilità: nessuna.
La fine non è rilevabile a causa della fitta vegetazione.

Accesso ai sentieri di Crabiles e di Su Padru.

Deviazione sentiero di Crabiles

Inizia deviando dal sentiero principale di Crabiles.
Descrizione: Breve deviazione che serviva per raggiungere alcuni terreni soprastanti. Non più accessibile poiché risulta completamente occultato dalla vegetazione.
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: circa metri.
Andamento: in salita.
Percorribilità: nessuna.
Risultando allo stato inaccessibile, non si riesce a percorrerlo per poterne rilevare la fine.



 *
Sentiero di Santa Maria

Caminu 'e Santa Maria 'e Contra (nome in lingua sarda): inizia come naturale prosecuzione della strada asfaltata che conduce alla chiesa campestre di Santa Maria di Contra.
Descrizione: sentiero molto antico presumibile dalla presenza in alcuni tratti di acciottolato forse di epoca medievale se non più antica. A circa metà del suo percorso, in un terreno privato, vennero girate parte delle scene all'aperto del film dei fratelli Taviani: “Padre padrone, l'educazione di un pastore”, vincitore della “Palma d'oro” al festival di Cannes del 1977. Probabilmente in antico metteva in comunicazione la chiesa di Santa Maria di Contra con quella di San Pietro, prima parrocchiale di Cargeghe posta a valle dell'abitato, oggi non più esistente. La tradizione locale ricorda un sentiero denominato: "Sa pitiraca de s'Incontru" che permetteva ai monaci camaldolesi della Santissima Trinità di Saccargia, e al loro abate, di visitare la chiesetta di Santa Maria di loro pertinenza.
Fondo: terra battuta, acciottolato.
Lunghezza: circa 430 metri.
Andamento: in discesa.
Percorribilità: a piedi, in bicicletta, in automobile.
Finisce in uno slargo intersecandosi con il sentiero di Su Littu de josso.

Inizio.

La chiesetta campestre dell'XII secolo di Santa Maria 
de Contra da cui il sentiero prende il nome. La più
piccola chiesa in stile romanico della Sardegna.

Tracce di acciottolato.




*
Sentiero di Lucchesa

Inizia deviando dal sentiero principale di Magola.
Descrizione: piccolo sentiero che devia dal sentiero principale di Magola. Non percorribile a causa della vegetazione. Delimitato da muratura a secco.
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: circa 100 metri metri.
Andamento: in piano.
Percorribilità: a piedi.
Finisce dopo circa 100 metri.

Inizia deviando a destra dal principale sentiero di Magola. 

La fitta vegetazione lo rende impraticabile.

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Sentiero di Bolotene

Inizia dal cancello di ingresso del parco comunale di Bolotene.
Descrizione: Moderno tracciato della seconda metà del XX secolo per la posa dei tralicci dell'Enel. Si divide in due bracci ed entrambi terminano davanti a un cancello in ferro pertinente un deposito idrico. Oltre il cancello inizia il sentiero di Binza 'e Subra.
Fondo: terra battuta.
Lunghezza: circa 400 metri il primo braccio, circa 250 metri il secondo braccio.
Andamento: in salita.
Percorribilità: a piedi.
Finisce davanti a un cancello in ferro relativo a un deposito idrico. 

Accesso dal parco di Bolotene.

Il parco di Bolotene.

Il primo braccio affianca il soprastante 
e più antico sentiero di Su Padru.


Il secondo braccio risale il crinale con 
andamento serpentiforme. 

I due bracci si riuniscono nel tratto finale.

Fine del sentiero davanti a un cancello
pertinente un deposito idrico. Oltre il
cancello inizia il sentiero di Binza de 
subra.

Sentiero privato di Giorrè

Inizia dopo le fontane di Magola.
Descrizione: sentiero privato tracciato nel XX secolo per raggiungere un ovile sul pianoro di Giorrè, oggi adibito dal proprietario a birrificio artigianale. Dopo alcune centinaia di metri è possibile osservare sul lato destro le due domus de janas a prospetto architettonico di Pescialzos e altre cavità naturali tra le quali quella di “Su Pertusu nieddu”. A circa metà del suo percorso, uno slargo con segnaletica apposita indicante l'inizio del percorso per giungere alla Via Ferrata di Giorrè.
Fondo: cemento, ghiaia, terra battuta.
Lunghezza: circa 1 km.
Andamento: in salita, ripida all'inizio.
Percorribilità: a piedi, in bicicletta, in automobile.
Finisce sul pianoro di Giorrè. 

Inizio dopo le fonti di Magola.

Panorama.

Cartellonistica indicante la Via Ferrata di
Giorrè.

Le due Domus de janas di Pescialzos a circa metà 
percorso sul lato destro.

Tombe ipogeiche monocellualari a 
prospetto architettonico riproducenti in
facciata, scolpita nella roccia, la stele 
centinata delle Tombe dei Giganti di 
epoca nuragica.

* *