domenica 11 dicembre 2016

Due gesuiti cargeghesi in terra di missione nelle Filippine spagnole tra '600 e '700


a cura di Giuseppe Ruiu


«Fu a partire dalla fine del Quattrocento e soprattutto dagli inizi del Cinquecento che, per la prima volta dopo secoli, alcuni gruppi appartenenti a congregazioni religiose operanti nella Spagna dei Reyes católicos (soprattutto Francescani, Domenicani e Agostiniani, ai quali nella seconda metà del Cinquecento si sarebbero aggiunti anche i Gesuiti), fino ad allora ben radicati nelle loro regioni di origine, non si contentarono più di svolgere le loro specifiche attività in quegli stessi luoghi, ma furono spinti da varie circostanze a guardare al di là dei loro confini, come se queste rendessero più impellente il comando di Cristo di annunciare il Vangelo (Marco 16, 15) ad un mondo che era d’improvviso cresciuto a dismisura ed era diventato più esteso e più popolato di quanto, prima di allora, non fosse stato possibile neanche immaginare. Si trattava comunque di piccoli drappelli che si mescolarono a quell’inarrestabile flusso di uomini – marinai, soldati, artigiani, mercanti, cadetti e avventurieri, una varia umanità alla ricerca di fortuna – che veniva irresistibilmente attratto verso le nuove terre rese finalmente accessibili dalle recenti scoperte geografiche. Un fenomeno che, a partire dalla seconda metà dello stesso secolo e relativamente alle congregazioni religiose, fu percepito anche in tutte le regioni della cattolicità postridentina. Queste ultime, ciascuna a suo modo, avrebbero partecipato a una straordinaria spinta missionaria che, dopo circa mezzo millennio di stasi, avrebbe rapidamente dilatato i confini mondiali della Cristianità.» [1]

Il monogramma simbolo della Compagnia di Gesù presente 
nella cappella a cornu evangelii della parrocchiale di Cargeghe

Dalle fonti gesuitiche si apprende che due gesuiti originari di Cargeghe, furono missionari nelle Filippine, dominio spagnolo nel sud-est asiatico. [2]
Gavino Solinas nato a Cargeghe nel 1616, entrato nella Compagnia di Gesù il 24 gennaio del 1637, ebbe la qualifica di coadiutore temporale. Destinato nella missione delle Filippine, arrivato (o prima attestazione) nel 1643; dopodiché di lui non si hanno più notizie.


Agli inizi del secolo successivo un altro cargeghese: Juan Antonio Quesa (Chessa) fu missionario nell'arcipelago asiatico. Nato a Cargeghe il 10 dicembre 1682, entrato nella Compagnia il 26/27 luglio del 1706, nel 1723 ebbe la qualifica di coadiutore temporale formato. Arrivato (o prima attestazione) nelle Filippine nel 1707, svolgendo attività agricole e domestiche, e in seguito socio procuratore provinciale. Morto a Manila il 17 maggio del 1753.


Carta idrografica e corografica spagnola delle isole Filippine
del gesuita Pedro Murillo Velarde, 1734

Nei registri parrocchiali di Cargeghe non si trova traccia della registrazione di battesimo di Gavino Solinas per l'anno 1616, mentre si trova quella di un Juan Antonio Quessa dove si recita in lingua sarda:
Die 10 de 8bre 1682 Cargiegue.
Juan Antoni figiu legitimu et naturale de Baingiu Quessa et Luguia Tolu coniugus. Padrinos Burgadoriu de Querqui et Maria de Querqui est istadu batizadu p[ro]me su R[ecto]re Juan Gavinu de Nurqui Rectore de sas parrochiales de Cargegue et Muros die et ano ut supra.
(10 ottobre 1682 Cargeghe.
Juan Antonio figlio legittimo e naturale di Baingiu Quessa e Luguia Tolu coniugi. Padrini Burgadoriu de Querqui e Maria de Querqui è stato battezzato da me rettore Juan Gavino de Nurqui rettore delle parrocchiali di Cargeghe e Muros giorno e anno come sopra).

Sempre in altra pubblicazione del Turtas [3] si ha testimonianza di altri due cargeghesi presenti nella Compagnia di Gesù nel fatidico, e pestifero, anno 1652. Deceduti a Sassari in servitio infectorum, ossia in seguito all'assistenza prestata ai contagiati dalla peste barocca che sconvolse in quell'anno gran parte della Sardegna. Di essi, unitamente ad altri confratelli, vengono fornite le schede dettagliate della loro presenza nella Compagnia:

(7) Fratello Quessa Salvatore,
posto nella Compagnia: coadiutore temporale non formato (fratello non ancora ammesso definitivamente nell'ordine),
luogo e data del decesso: Sassari casa professa, il 5 giugno (in HS 48, 125v: 7 giugno),
luogo d'origine: Cargeghe,
età: 29 anni,
vitalità fisica: robusta,
ingresso in Compagnia: 1639,
voti religiosi emessi e data: consueta vota, 1641.

(47) Fratello Manunta Pietro,
posto nella Compagnia: coadiutore temporale formato (fratello coadiutore laico ammesso definitivamente nell'ordine),
luogo e data del decesso: Sassari collegio, 13 agosto 1652 (e in HS 48, 111v);
luogo d'origine: Cargeghe,
età: 34 anni,
vitalità fisica: integra,
ingresso in compagnia: 1637,
voti religiosi emessi e data: consueta vota, 1639.

In base a questi ulteriori dati e ad altri precedentemente individuati, si riscontrano, almeno dalla seconda metà del XVI secolo, interessanti relazioni (da approfondire ulteriormente) tra Cargeghe e la Compagnia di Gesù.

*

Note
[1] Tratto da: Raimondo Turtas, Gesuiti sardi in terra di missione tra ‘600 e ‘700, In “Bollettino di Studi Sardi” 2-2009. Leggi on-line: http://www.accademiasarda.it/2010/01/gesuiti-sardi-in-terra-di-missione-tra-seicento-e-settecento-di-raimondo-turtas/

[2] Horacio de la Costa, Jesuits in the Philippines: From Mission to Province (1581-1768)
https://www.phjesuits.org/portal/the-jesuits/jesuits-in-the-philippines/

[3] Tratto da: Raimondo Turtas, Gesuiti durante la peste del 1652
leggi on-line: Gesuiti durante la peste del 1652