di Giuseppe Ruiu
Cappella delle Anime del Purgatorio
Lo scrivente insieme
a Marco Fancellu, entrambi cultori di storia locale, hanno
individuato all'interno della chiesa parrocchiale SS MM Quirico e
Giulitta di Cargeghe, una antica e inedita iscrizione ormai in parte illeggibile poiché consunta dallo scorrere dei secoli.
Sulla
cornice-mensola ubicata nel lato destro dell'ingresso della cappella
posta a cornu Evangeli (lato
sinistro dell'altare maggiore), è incisa impaginata su due
righe una iscrizione in lingua latina che presentano un modulo abbastanza costante.
Alcune parole sono
separate da un simbolo di interpunzione posto ad altezza media.
L'iscrizione misura approssimativamente cm 92 di lunghezza per cm 10
di altezza.
Parte del testo del titulus epigrafico
viene interpretato come segue:
·HOC OPVS·([SA]CRI?)·FEC[IT][?]P[ER]/
[AQ]VENA·RECTOR HUIUS OPPIDI·(ANNUS?)[1]58[8]
*
QUESTO LAVORO SACRO È
FATTO DA ... /
AQUENA RETTORE DI
QUESTO PAESE ANNO 1588
Dettaglio parte iniziale iscrizione
Dettaglio
Dettaglio parte mediana
Dettaglio parte terminale
Nonostante la non
facile lettura, dovuta come detto alla sua consunzione operata dal
tempo e dall'incuria, è possibile avanzare l'ipotesi che tale
testimonianza epigrafica attesti la fondazione-consacrazione di tale cappella del
transetto alla fine del XVI secolo, e
attualmente dedicata alle Anime del Purgatorio.
Essa presenta nella volta a botte con costoloni nervati, di chiara fattura
gotico-aragonese, una gemma-chiave di volta con inciso il trigramma,
o Cristogramma, JHS ideato da san Bernardino da Siena e
successivamente fatto proprio come emblema dalla Compagnia di Gesù.
Allo stato dunque si ignora la dedicazione originaria, e l'epigrafe
non chiarisce in merito.
Chiave di volta con trigramma JHS
Per una più
completa analisi di tale iscrizione è possibile avvalersi dei
Quinque libri parrocchiali, dove da essi si apprende che nel 1588
reggeva la rettoria di Cargeghe e Muros il reverendo sassarese Andria
de Aquena (o Daquena o de Achena), rettore di entrambe le parrocchie
dall'anno 1581 all'anno 1590.
Libro primo dei battesimi, foglio 57,
anno 1588:
“Eo p(reideru) Andria de Aquena
Rectore de Cargegue et Muros appo Batizadu a Joan(nne)maria figiu de
Pedru de Martis Lintas et de Joanna Foj coniuges padrinu don(n)u Joan
Franciscu de Branca madrina Chaterina Solinas hoe a 6 de austu 1588.“
Una registrazione presente sempre nei libri parrocchiali (libro primo dei battesimi, fogli 42 e 42b, 15 aprile 1588) ci conferma che proprio nell'anno 1588 venne fondata la cappella a cornu Epistolae (lato destro dell'altare maggiore), di fronte a quella relativa all'epigrafe, con la dedicazione alla Regina delle raccomandate, in lingua sarda: Sa Regina (o nostra Segnora) de sas arecumandadas:
“(…) Itte[m]
asa capella de sa regina qui si faguet a su p[rese]nte in ditta
villa______5 L[Iras].”
(Item
alla cappella della Regina che si fa al presente in detta
villa_______5 Lire).
Dunque
è lecito avanzare l'ipotesi che entrambe le cappelle del
transetto, stilisticamente omogenee, vennero edificate (o
riedificate?) proprio in quel preciso anno.
Di qualche decennio
anteriori invece dovrebbero essere le altre cappelle del lato destro della
navata della chiesa, anch'esse di stile gotico-aragonese e
architettonicamente simili tra loro ma leggermente divergenti per
stile e dimensioni da quelle del transetto.
Le
prime menzioni di queste ultime cappelle le troviamo ancora una
volta nei Quinque libri a partire dalle registrazioni dei defunti
dagli anni 1570/1.
“(…)
In sa capella de Santu Biglianu in Santu Quirigu”.
Anno 1570.
(Nella
cappella di San Giuliano in San Quirico. Primo libro dei
battesimi, foglio n. 37b).
“(…) Capella
de Santu Pedru in sa quexia de Cargega”. Anno 1570.
(Cappella di San
Pietro nella chiesa di Cargeghe. Primo libro dei battesimi, foglio n.
37b).
“(…) In sa
chapella de sa Regina de sa Rosa caphella de sa cheja de Santu
Quirigu”. Anno 1572.
(Nella cappella della regina della Rosa cappella della chiesa di San Quirico. Primo libro dei battesimi, foglio n. 39).
(Nella cappella della regina della Rosa cappella della chiesa di San Quirico. Primo libro dei battesimi, foglio n. 39).
Rosette scolpite all'ingresso
dell'antica cappella della rosa
Successivamente,
sempre nel XVI secolo, si menziona anche la cappella di Sant'Antonio:
“(…)
Intro sa capella de S[an]tu Anto[ni]”. Anno 1592.
(Dentro
la cappella di Sant'Antonio. Primo libro dei battesimi, foglio n.
43b).
Tali
sacre dedicazioni risultano essere le più antiche della parrocchiale
di Cargeghe di cui si abbia conoscenza.
Si
invita, attraverso questo contributo, a una analisi più strettamente
scientifica dell'iscrizione che solo un epigrafista dotato delle
nozioni appropriate può effettuare, in modo che si possa decifrare
il suo contenuto nella sua, si spera, completezza.
Un
ringraziamento particolare a don Davide Onida per la consueta
disponibilità.
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