sabato 21 febbraio 2015

Una inedita epigrafe nella parrocchiale di Cargeghe


di Giuseppe Ruiu


Cappella delle Anime del Purgatorio

Lo scrivente insieme a Marco Fancellu, entrambi cultori di storia locale, hanno individuato all'interno della chiesa parrocchiale SS MM Quirico e Giulitta di Cargeghe, una antica e inedita iscrizione ormai in parte illeggibile poiché consunta dallo scorrere dei secoli.


Sulla cornice-mensola ubicata nel lato destro dell'ingresso della cappella posta a cornu Evangeli (lato sinistro dell'altare maggiore), è incisa impaginata su due righe una iscrizione in lingua latina che presentano un modulo abbastanza costante. 

Alcune parole sono separate da un simbolo di interpunzione posto ad altezza media. 

L'iscrizione misura approssimativamente cm 92 di lunghezza per cm 10 di altezza.

Cornice con l'epigrafe


Lato destro della cappella

Parte del testo del titulus epigrafico viene interpretato come segue:

·HOC OPVS·([SA]CRI?)·FEC[IT][?]P[ER]/

[AQ]VENA·RECTOR HUIUS OPPIDI·(ANNUS?)[1]58[8]

*
QUESTO LAVORO SACRO È FATTO DA ... /

AQUENA RETTORE DI QUESTO PAESE ANNO 1588


Dettaglio parte iniziale iscrizione

Dettaglio 

Dettaglio parte mediana 

Dettaglio parte terminale

Nonostante la non facile lettura, dovuta come detto alla sua consunzione operata dal tempo e dall'incuria, è possibile avanzare l'ipotesi che tale testimonianza epigrafica attesti la fondazione-consacrazione di tale cappella del transetto alla fine del XVI secolo, e attualmente dedicata alle Anime del Purgatorio. 

Essa presenta nella volta a botte con costoloni nervati, di chiara fattura gotico-aragonese, una gemma-chiave di volta con inciso il trigramma, o Cristogramma, JHS ideato da san Bernardino da Siena e successivamente fatto proprio come emblema dalla Compagnia di Gesù. 

Allo stato dunque si ignora la dedicazione originaria, e l'epigrafe non chiarisce in merito.

Chiave di volta con trigramma JHS

Per una più completa analisi di tale iscrizione è possibile avvalersi dei Quinque libri parrocchiali, dove da essi si apprende che nel 1588 reggeva la rettoria di Cargeghe e Muros il reverendo sassarese Andria de Aquena (o Daquena o de Achena), rettore di entrambe le parrocchie dall'anno 1581 all'anno 1590.

Libro primo dei battesimi, foglio 57, anno 1588:

“Eo p(reideru) Andria de Aquena Rectore de Cargegue et Muros appo Batizadu a Joan(nne)maria figiu de Pedru de Martis Lintas et de Joanna Foj coniuges padrinu don(n)u Joan Franciscu de Branca madrina Chaterina Solinas hoe a 6 de austu 1588.“

(Io prete Andrea de Aquena rettore di Cargeghe e Muros ho battezzato Giovanni Maria figlio di Pietro de Martis Lintas e di Giovanna Foi coniugi padrino don Giovanni Francesco de Branca, madrina Caterina Solinas. Oggi il 6 di agosto 1588).

Una registrazione presente sempre nei libri parrocchiali (libro primo dei battesimi, fogli 42 e 42b, 15 aprile 1588) ci conferma che proprio nell'anno 1588 venne fondata la cappella a cornu Epistolae (lato destro dell'altare maggiore), di fronte a quella relativa all'epigrafe, con la dedicazione alla Regina delle raccomandate, in lingua sarda: Sa Regina (o nostra Segnora) de sas arecumandadas:

(…) Itte[m] asa capella de sa regina qui si faguet a su p[rese]nte in ditta villa______5 L[Iras].”
(Item alla cappella della Regina che si fa al presente in detta villa_______5 Lire).

Dunque è lecito avanzare l'ipotesi che entrambe le cappelle del transetto, stilisticamente omogenee, vennero edificate (o riedificate?) proprio in quel preciso anno. 

Di qualche decennio anteriori invece dovrebbero essere le altre cappelle del lato destro della navata della chiesa, anch'esse di stile gotico-aragonese e architettonicamente simili tra loro ma leggermente divergenti per stile e dimensioni da quelle del transetto.

Le prime menzioni di queste ultime cappelle le troviamo ancora una volta nei Quinque libri a partire dalle registrazioni dei defunti dagli anni 1570/1.

“(…) In sa capella de Santu Biglianu in Santu Quirigu”. Anno 1570.
(Nella cappella di San Giuliano in San Quirico. Primo libro dei battesimi, foglio n. 37b).

“(…) Capella de Santu Pedru in sa quexia de Cargega”. Anno 1570.
(Cappella di San Pietro nella chiesa di Cargeghe. Primo libro dei battesimi, foglio n. 37b).

“(…) In sa chapella de sa Regina de sa Rosa caphella de sa cheja de Santu Quirigu”. Anno 1572. 
(Nella cappella della regina della Rosa cappella della chiesa di San Quirico. Primo libro dei battesimi, foglio n. 39).


Rosette scolpite all'ingresso 
dell'antica cappella della rosa

Successivamente, sempre nel XVI secolo, si menziona anche la cappella di Sant'Antonio:

“(…) Intro sa capella de S[an]tu Anto[ni]”. Anno 1592.
(Dentro la cappella di Sant'Antonio. Primo libro dei battesimi, foglio n. 43b).

Tali sacre dedicazioni risultano essere le più antiche della parrocchiale di Cargeghe di cui si abbia conoscenza.

Si invita, attraverso questo contributo, a una analisi più strettamente scientifica dell'iscrizione che solo un epigrafista dotato delle nozioni appropriate può effettuare, in modo che si possa decifrare il suo contenuto nella sua, si spera, completezza.

Un ringraziamento particolare a don Davide Onida per la consueta disponibilità.







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