a cura di Giuseppe
Ruiu
Gli articoli che
seguono, apparsi tra le colonne del quotidiano La Nuova Sardegna,
riferiscono del clima politico a Cargeghe nel corso delle consultazioni elettorali del 1924 per l'elezione alla Camera dei
Deputati. Esse furono le ultime elezioni libere – seppur con legge
elettorale liberticida: «Legge Acerbo» - prima dell'instaurarsi del
regime fascista. La denuncia di brogli nei seggi di alcune sezioni
denunciate da numerosi eletti sfociarono nell'omicidio Matteotti e
nella Secessione dell'Aventino dell'opposizione democratica.
Fac-simile di scheda elettorale, La Nuova Sardegna, 22-23 marzo 1924
Comizi
e visite post elettorali dei candidati a Cargeghe vengono qui
descritte, non senza una ricercata enfasi, da corrispondenti locali
del quotidiano sassarese. Negli articoli viene dato particolare
risalto alla figura del giovane avvocato Mario Berlinguer - padre di
Enrico futuro segretario generale del Partito Comunista Italiano –
per il quale l'anonimo corrispondente pare propendere politicamente, prendendone le
difese -.
Articoli presenti
in: Giuseppe Ruiu (a cura di), Cargeghe nelle cronache
dell'Otto-Novecento. Sotto l'egida di Inedita - Centro di
documentazione culturale, Magnum-Edizioni, Sassari 2004.
N.B. La trascrizione
degli articoli è riportata fedelmente all'originale.
*
Da Cargeghe, 22-23 marzo 1924
Fandonie – Visita e comizio democratico
CARGEGHE, 21. - Curiose fandonie quelle spacciate da un altro corrispondente! Diceva costui che questo paese era ostile ai candidati della lista stella e che uno di essi era qua passato senza poter parlare. Allora si vede che il candidato si decise a tornare, per dimostrare il contrario, e l'avv. Mario Berlinguer venne mercoledì accompagnato da amici di Muros che vollero anch'essi sentirlo. Parlarono lui e l'avv. Azzena in piazza e la popolazione non solo li lasciò parlare ma li applaudì vivamente entrambi compiacendosi del programma da essi esposto con parola semplice e piana, aliena da esagerazioni e astrusità. Specialmente fece impressione la critica alle imposte sul reddito agrario che hanno colpito il lavoro di tanti poveri.
*
La giornata elettorale a Cargeghe, 8-9 aprile 1924
CARGEGHE, 7 – Sabato sera, dopo una riunione tenuta a Muros, parlò
in pubblico l'avv. Arnaldo Satta. Quasi tutto il paese si era
riversato nella piazza del popolo per ascoltarlo. Era caduta la notte
ed il comizio era illuminato da una lanterna... in mancanza di luce
elettrica.
Il discorso fu applauditissimo, ed alla fine vi fu una ovazione
all'avv. Berlinguer che durò parecchi minuti. Durante la notte poi il
continuo andirivieni dei gruppi dava al paese un'apparenza di calma.
Dal mattino alle sette cominciarono a riformarsi i gruppi, ansiosi di
assicurarsi gli incerti. Alcuni erano intenti a far scuola per gli
analfabeti. Così la votazione procedette serenamente fino alle 16.
A quest'ora fu annunziato un forte gruppo di elettori di Muros che fa
sezione con Cargeghe. Venivano avanti i partigiani dell'avv.
Berlinguer, e dietro i fascisti con a capo il sindaco di Muros Fiori,
portando la bandiera del comune ed il gagliardetto.
Questo fatto provocò inquietudine nel paese, perché a Cargeghe non
si voleva questo ingresso solenne della bandiera di altro comune e
l'atto imprudente del sindaco Fiori fu vivamente deplorato.
Naturalmente i benpensanti si interposero per evitare incidenti, ma
la popolazione eccitata osservava che mentre la nostra bandiera era
rimasta conservata in municipio quella di Muros era entrata in un
paese vicino. Finalmente l'opera dei più autorevoli ricondusse la
calma e gli elettori muresi votarono.
Non ostante le manovre per assicurare al fascio una stragrande
votazione il risultato ha dato pari numero di voti al listone ed alla
lista di opposizione democratica.
Ecco le cifre: Inscritti 324; votanti 224; voti di lista stella 84:
fascio 84; popolari 29; partito sardo 16; democrazia sociale 11;
socialisti 4; bianche 2.
L'avv. Berlinguer ha riportato 76 preferenze: Leoni 12; Lissia 17;
Caprino 5; Corsi 1; Ciuffo1; Segni 25; Mastino Giorgio 1; Lussu 1;
Bellieni 6; Mastino Pietro 11; Sanna-Randaccio 4; Muzzo 6.
*
Una visita
dell'avv. Berlinguer,
14-15 aprile 1924
CARGEGHE, 13 - Oggi
avendo appreso che l'avv. Berlinguer doveva recarsi a Muros per un
battesimo, tutta la popolazione di Cargeghe stabilì di muoversi
incontro per festeggiare la sua vittoria a cui Muros e Gargeghe (sic)
contribuirono dando alla sua lista parità di voti con la lista
fascista ed al suo nome suffragi di gran lunga superiori a quelli di
ogni altro candidato.
L'avv. Berlinguer
con la sua signora e l'avv. Moro giunse a Muros verso le 10 accolto
con manifestazioni di simpatia da numerosi amici; alle 11 il popolo
di Cargeghe con molte autorità, preceduto da una balda schiera di
giovani che montavano su cavalli infiorati giunse da Cargeghe a Muros
acclamando a l'avv. Berlinguer. La manifestazione fu grandiosa e
commovente; gli applausi e le grida di gioia della folla, in cui
erano uniti il popolo di Cargeghe e quello di Muros, raggiungevano
l'entusiasmo. Uno dei cavaliere, il sig. Andrea Bazzoni fu Giovanni,
fattosi innanzi, offrì a donna Maria Berlinguer un mazzo di fiori
fra nuovi applausi. E l'avv. Berlinguer dalla casa Merella dovette
ringraziare commosso.
Ma gli abitanti di
Cargeghe vollero accompagnare gli avv. Moro e Berlinguer anche nel
loro paese. E si formò un lungo corteo plaudente con a capo... la
cavalleria seguita dal popolo di Cargeghe e di Muros che percorse il
chilometro che divide i due paesi. Le accoglienze di Cargeghe furono
trionfali: vecchi, donne, bambini, si univano agli applausi e tutti
volevano stringere la mano all'avv. Berlinguer. Dalla casa Ruju egli
dovette ringraziare; dichiarò che egli avrebbe tenuto fede assoluta
alle sue direttive democratiche senza mutare neppure una linea del
suo programma enunciato prima delle elezioni; però nelle questioni
non politiche che interessano la Sardegna egli pure essendo
specialmente grato agli amici che lo avevano sostenuto, sarebbe stato
pronto ad accogliere le giuste voci degli avversari come
rappresentante di tutti, e senza che il ricorrere a lui dovesse
costituire un impegno politico per l'avvenire.
Dopo avere accennato
ad altri problemi l'avv. Berlinguer chiuse con parole che commossero
tutti; si rinnovarono gli applausi.
L'entusiasmo,
condiviso da molti avversari, nei quali le parole serene e
l'invocazione alla concordia dell'avv. Berlinguer, fecero ottima
impressione, indusse tutta la popolazione a nuovi applausi alla
partenza; molti cargeghesi vollero nel pomeriggio a Muros per
rinnovare le attestazioni di plauso.
Ciò che soprattutto
entusiasmò Cargeghe e Muros fu il fatto che mentre si era avvezzi a
vedere qua i candidati solo prima della elezione, per chiedere i
suffragi, mai era avvenuto che un deputato appena eletto venisse
subito a ringraziare gli amici, a conoscere i bisogni del paese a
mettersi a disposizione di tutti, facendo così subito il proprio
dovere. - S. P.
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