di Giuseppe Ruiu
Vi sono alcuni
toponimi che nel corso del tempo cadono in disuso per essere poi
gradualmente dimenticati dalla memoria locale quasi
come non fossero mai esistiti. Così è anche per
alcuni nomi di luogo del territorio di Cargeghe, laddove altri godono
invece di maggior "popolarità", come ad esempio per il toponimo: Pedras
Serradas, il cui caratteristico sito è posto quasi a confine con il
territorio di Florinas, menzionato già nel 1354 - Petras Serratas - in un atto di infeudazione del sovrano
catalano-aragonese Pietro IV, e giunto inalterato nei secoli fino ad oggi.
Altri, come detto,
sono stati invece rimossi per varie ragioni dalla memoria locale,
come il toponimo: Marisennero
preso in esame in questo breve studio. Sopperisce alla memoria
popolare la documentazione archivistica, dove lo si trova menzionato per
la prima volta all'interno del Libro di Amministrazione della
parrocchiale (in lingua castigliana) nell'anno 1764, in
merito ad un censo del nobile don Francisco Pinna: «Del
mismo censo sobre la tierra de Marisennero»
(Del medesimo censo sopra il terreno di Marisennero).
Libro di Amministrazione parrocchia SS Martiri
Quirico e Giulitta, Cargeghe, anno 1764: Marisennero
Appare di nuovo in
due rogiti notarili di divisione di beni, in particolare terreni,
appartenenti sempre a dei nobili: i cargeghesi Solinas-Nurra (rogito anno 1878) e i sassaresi Pitzolo-Solinas (rogito anno 1908); attraverso
tale documentazione è possibile inoltre ricostruire le varie
proprietà sul terreno. Il toponimo viene riportato con le grafie: Marisennero e Maresennero.
Rogito, anno 1878: Marisennero
Rogito, anno 1908: Maresennero
Data la precisa
indicazione dei documenti è possibile risalire all'area dove
ricadeva il toponimo, la quale si trova a valle del paese verso il
confine territoriale con Muros. Tale area è ricompresa all'interno
degli attuali terreni denominati:
S'Ena de Pòlitu e Chìrigu Pilu.
Il toponimo
Marisennero
dal punto di vista etimologico offre interessanti spunti di
riflessione data la sua appartenenza a quella categoria di toponimi
“non trasparenti”, per dirla alla maniera del linguista prof.
Massimo Pittau, poiché è andato perduto il suo significato originario in relazione alla scomparsa della lingua nella
quale quel toponimo aveva etimologia “trasparente”, chiara. Tale
lingua è probabilmente quella prelatina, o sempre per dirla alla
maniera del prof. Pittau: sardiano-nuragica.
Il prefisso
protosardo –mara– è ben
documentato e dovrebbe significare la presenza di un sito acquitrinoso, paludoso, dove l'acqua ristagna. A riprova di ciò il
sito cargeghese che ha originato il toponimo è realmente acquitrinoso nel corso della stagione piovosa. Per quanto concerne il suffisso
–ennor/ennero- invece,
abbiamo alcuni esempi nella Sardegna nord occidentale, quali:
Billikennor/Biddichènnero
(Ossi), Salvennor/Salvennero
(Ploaghe), citati nel Condaghe di San Michele di Salvennor
(CSMS), e Capathennor/Cabatenneru
(Osilo), citato come cognome di estrazione toponomastica (con la
particella -de-) nel Condaghe di San Pietro di Silki (CSPS) e
nel Condaghe di San Nicola di Trullas (CSNT) ed afferenti ad antichi
villaggi sardi estinti nel corso dei secoli.
Marisennero
(forse esito grafico di: Marisennor)
potrebbe essere stato un villaggio medievale, come i precedenti,
estintosi anticamente e del quale non è rimasta traccia
documentaria né materiale?
Bibliografia
A. SODDU, I Malaspina e la Sardegna, Documenti e testi dei secoli XII e XIV (PDF), CUEC Editrice, Cagliari 2005. (Si menziona il toponimo cargeghese: Pedras Serradas).
M. PITTAU - Studi di Linguistica Sarda (Sito internet).
G. BONAZZI, Il
condaghe di S. Pietro di Silki, traduzione, note e glossario a
cura di I. Delogu, Sassari, Dessì, 1997.
P. MERCI (a cura di), Il condaghe di San Nicola di Trullas (PDF), Nuoro, Ilisso edizioni, 2001.
P. MERCI (a cura di), Il condaghe di San Nicola di Trullas (PDF), Nuoro, Ilisso edizioni, 2001.
M. SANNA, Carieke
e i Condaghes in età medievale, in La civiltà giudicale in Sardegna
nei secoli XI-XIII. Fonti e documenti scritti, a cura
dell'Associazione San Pietro di Silki, Atti del convegno, Sassari
16-17 marzo 2001, Sassari, Stampacolor, 2002, pp. 281-287.
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