lunedì 27 agosto 2018

L'inaugurazione del vecchio cimitero di Cargeghe: su campusantu 'ezzu.



di Giuseppe Ruiu


In una nota presente all'interno dei registri parrocchiali di Cargeghe, viene riportata da parte del rettore dell'epoca, il teologo osilese Filippo Felice Serra, la breve descrizione dell'inaugurazione - il giorno 25 aprile dell'anno 1858 - del nuovo cimitero, quello che in seguito verrà denominato dai cargeghesi come: Su Campusantu 'ezzu (il vecchio cimitero).
Precedentemente a tale data i corpi dei defunti venivano inumati in altri due cimiteri presenti all'interno dell'abitato del paese, e denominati: su cimitoriu, o più precisamente: su cimitoriu de Santu Chìrigu (Santu Quìrigu), già menzionato nei registri a partire dal XVI secolo e attiguo alla chiesa parrocchiale, e il cemeterio Sancte Crucis, di epoca posteriore e attiguo all'oratorio di Santa Croce, nato probabilmente come luogo di sepoltura dei confratelli della locale confraternita. I nobili del luogo invece venivano inumati all'interno della chiesa parrocchiale, ai piedi delle cappelle patronate.
Fino ai precetti di epoca napoleonica - riguardanti esigenze igienico-sanitarie - i quali richiedevano la sepoltura dei cadaveri in luoghi al di fuori dei centri abitati, i deceduti venivano sepolti in luoghi consacrati adiacenti agli edifici di culto o al loro interno, nessuno desiderava - e temeva - di essere sepolto lontano da una chiesa, pena riservata questa a chi era considerato impuro e non degno di essere sepolto in terra consacrata. I precetti napoleonici giunsero dunque a Cargeghe, solo con qualche decennio di ritardo.
Nel XX secolo infine – su progetto avviato nel 1923 dal cav. ing. Gavino Canalis¹ - venne edificato quello che è l'attuale cimitero di Cargeghe, popolarmente detto: Baiolu mannu, dalla località su cui insiste, in condivisione con il vicino paese di Muros.

L'antico portale del vecchio cimitero. 

Quinque libri parrocchia SS. MM. Quirico e Giulitta di Cargeghe, Libro primo dei defunti, pag. 292 (306).
Anno Domini octigentesimo quinquagesimo octavo, die vigesima quinta Aprilis, Cargeghe. De mandato Rev[erendiss]imi D[o]mini Archiepiscopi Turritani D[omi]ni Alexandri Dominici Varesini, benedictum fuit a me infrascripto huyus Ecclesie Parocho pubblicum Cemeterium novum vulgo Camposanto, extra oppidi menia, centum fere passus a Parrochiali Ecclesia in meridionali plaga constructum. Presentibus Viceparochis Aloysio Tolu et Salvatore Simula, et Archiconfraternitate Sancte Crucis processionaliter induta, nec non majori populi parte. Et ut in posterum memorie demandetur, hec notavi et supscripsi.
Theol[ogus] Philippus Felix Serra Parochus

(Anno del Signore 1858, giorno 25 aprile, Cargeghe. Con mandato del Reverendissimo Signor Arcivescovo Turritano Signor Alessandro Domenico Varesini, fu benedetto, da me sottoscritto Parroco di questa Chiesa, il nuovo Cimitero pubblico generalmente detto Camposanto, fuori dal paese, costruito nella parte meridionale a un centinaio di passi dalla Chiesa Parrocchiale. Presenti i Viceparroci Luigi Tolu e Salvatore Simula, e l'Arciconfraternita di Santa Croce in processione, oltre alla maggior parte della popolazione. A futura memoria affidiamo queste note.
Teologo Filippo Felice Serra Parroco.)

Il primo inumato all'interno del nuovo cimitero fu, nel medesimo giorno dell'inaugurazione, il cargeghese Paolo Tolu fu Filippo e Lucia Carta, così come riportato nella registrazione parrocchiale.

Quinque libri parrocchia SS. MM. Quirico e Giulitta di Cargeghe, Libro primo dei defunti, pag. 292 (306).
Anno Domini millesimo quinquagesimo octavo, die vigesima quinta Aprilis: Cargeghe. Paulus Tolu filius q[uonda] Philippi et viventis Lucia Carta, et conjugatus cum Maria Hieronyma Lai de Mores, (?) autem hujus loci, animam Deo reddit in Comunione Sancte Matris Ecclesie anno quadragesimo quinto etatis sue: Extrema Unctione roboratus a Viceparocho Salvatore Simula, non vere confessus nec viatis refectus nam cerebro laborabat: eius corpus humatum est in pubblico Cemeterio. Infidem.
Doctor Philippus Felix Serra Parochus

L'interno del vecchio cimitero, da alcuni anni
adibito a teatro all'aperto.

Nota
¹ Notizia tratta dal sito istituzionale del Comune di Muros

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